Volontaria
Sono nata a Piura, nel nord del Perù. Ho trascorso la mia infanzia a Vice, una cittadina non lontana dal mare, a qualche chilometro da Piura. Sono la quinta di cinque sorelle. Nella mia famiglia tutti hanno la vocazione per l’infermeria e la salute tranne me. Così, a controcorrente, ho intrapreso gli studi di Belle Arti e mi sono laureata a Piura.
All’età di 25 anni, ho iniziato a lavorare in istituzioni pubbliche e private. I miei primi studenti sono stati anziani del Piura Community College (CAM), dove ho potuto dimostrare, attraverso la ricerca, che il disegno e la pittura consentono agli anziani di mantenere le proprie capacità intellettuali: memoria, intelligenza e creatività. Il tema della cura vive in me in un’altra forma.
Negli anni successivi, ho completato gli studi superiori presso l’Università César Vallejo, conseguendo Laurea in Scienze dell’Educazione e dopo il master in Gestione dell’Educazione.
All’età di 34 anni, mi sono trasferita con la mia famiglia nella capitale, Lima, dove ho continuato a lavorare nelle scuole pubbliche. La città di Lima offre tante opportunità ma anche tante sfide. Per fortuna ho sempre portato in me la ricchezza di una vita più vicina alla natura, coltivata durante l’infanzia e la giovinezza, grazie alla quale ho imparato tante competenze sociali e manuali.
A 35 anni, ho studiato Psicopedagogia e Disturbi dell’Apprendimento presso l’Università Federico Villarreal.
A 37 anni, ho lavorato nel Liceo Folkloristico José María Arguedas.
A 39 anni insieme a Francesca e Benjamin ho creato il gioco di società, educativo e didattico, “Tinkus”.
A 41 anni ho avuto l’ultimo dei miei tre figli. Grazie a lui e al contatto con Francesca e Benjamin ho cominciato ad esplorare la Pedagogia Waldorf fino a decidere di studiarla sei anni dopo.
Nel 2024 sono arrivata a Bologna, in Italia, dove ho iniziato l’anno scolastico 2024-2025 nel Progetto Educativo Christophoros, insegnando lavoro manuale, arte e cucina. Attraverso queste attività ho aiutato i bambini ad acquisire maggiore autonomia e destrezza nella manualità. Per i bambini è risultato molto importante imparare a cucinare e di farlo per gli altri. Hanno valorizzato l’impegno, si sono aperti a nuovi sapori e hanno acquisito fiducia in loro stessi nel servire gli altri.

